La magia di un’età di passaggio: perché fotografare i bambini nel periodo della Prima Comunione
Ci sono fasi della crescita che sembrano sospese tra il prima e il dopo, momenti in cui l’infanzia inizia a lasciare spazio a qualcosa di nuovo. L’età della Prima Comunione è una di queste. Non parlo del rito religioso, ma di quel sottile cambiamento che avviene nei bambini attorno ai 9-10 anni: lo sguardo si fa più profondo, il sorriso più consapevole, i tratti iniziano a trasformarsi. È un passaggio delicato e prezioso, che merita di essere raccontato.
Non più bambini, non ancora ragazzi
A questa età, i bambini vivono un momento unico: sono ancora pieni della spontaneità dell’infanzia, ma iniziano a mostrare le prime sfumature della personalità che li accompagnerà nell’adolescenza. Fotografarli ora significa catturare questa transizione, creando immagini che restituiranno, a distanza di anni, il ritratto autentico di un’età effimera, ma piena di magia.
Un ritratto senza tempo
Le mie sessioni fotografiche dedicate a questa fascia d’età non hanno nulla a che vedere con la cerimonia, ma con l’essenza di questo momento di crescita. Uso la fotografia per raccontare chi sono ora, in un modo che rimanga vero anche in futuro. Attraverso giochi di luce, pose naturali e un tocco creativo, creo immagini senza tempo, capaci di trasmettere emozioni al di là degli anni.
Il valore di un ricordo che cresce con loro
Un ritratto scattato oggi sarà un tesoro domani. Per i bambini, sarà la testimonianza di un periodo di vita che forse nemmeno ricordano con chiarezza. Per i genitori, sarà un modo per custodire quell’età fugace prima che lasci spazio alla crescita. Per entrambi, sarà un ponte verso i ricordi, un modo per fermare il tempo, almeno in una fotografia.
Se anche tu vuoi fermare questo momento speciale con immagini che parlano di autenticità e bellezza senza tempo, contattami: sarò felice di creare insieme un ricordo che resterà per sempre.
































