I neonati sono assolutamente adorabili, su questo siamo tutti d’accordo, ma se dovessi scegliere la fascia di età che amo fotografare sarebbe probabilmente quella dei bimbi più grandicelli.
Infatti verso i 12 mesi il bambino è più autonomo e indipendente, pronto ad andare alla scoperta del mondo, e questo rende il servizio fotografico divertente e imprevedibile!
Le nuove capacità di movimento si accompagnano ad un maggiore interesse verso il mondo esterno, fonte di stimoli e curiosità, per cui il bambino si lancia con coraggio alla scoperta ed è in grado di conquistare qualunque posto a lui accessibile. Questa spinta all’esplorazione è però naturalmente bilanciata dalla necessità di sentirsi sicuro e protetto, in particolare grazie all’incoraggiamento che riceve dall’adulto, che rappresenta per il bambino la base sicura da cui partire e verso la quale tornare in caso di bisogno.
Il ruolo dei genitori è quello di occuparsi della sua sicurezza, cercando di non ostacolare la ricerca di autonomia e allo stesso tempo senza venire meno al ruolo di supporto e rassicurazione. La sfida sta nell’incoraggiare queste nuove capacità e al contempo offrire dei limiti, talvolta anche fisici, al piccolo esploratore.
In questa fase può essere importante aspettare e non spingerlo a fare movimenti che non fa ancora spontaneamente, per esempio evitando di metterlo in piedi, fargli muovere i primi passi e così via, ma anche evitare di limitarne la sperimentazione con l’uso di girelli, box e attrezzi vari che ne limitano le esperienze. Inoltre, limiti e divieti vanno dati in modo delicato ma chiaro e inequivocabile, tenendo presente che i rimproveri non servono: piuttosto che “Sei cattivo!”, meglio dire “Ti prego, smettila, mi fai male” oppure “Non mi piace!”.
A questo punto il bambino è in genere in grado di capire il senso delle parole più usate, comprende frasi semplici e può servirsi delle prime paroline oltre alla gestualità per comunicare i propri desideri, per esempio indicando un oggetto per richiederlo o per farlo vedere. Inoltre, riconosce bene gli oggetti che gli vengono dati più spesso e non si limita più ad esplorarli solo con la bocca, ma vuole capire come funzionano: inizia a giocarci e a usarli per imitazione, “leggendo” il libricino, “parlando” al telefono e così via. Questo “gioco del far finta” è fondamentale per sperimentare le azioni quotidiane e dimostrare a sé stesso e agli altri che può farcela da solo. Per aiutarlo, è utile proporgli pochi giocattoli alla volta, e dargli la possibilità di sperimentare da solo.
La parola chiave in questa fase è Autonomia: anche se le sue abilità sono in evoluzione e la sua capacità di giudizio limitata, è essenziale lasciarlo provare. Per favorire lo sviluppo dell’autonomia potreste proporre attività motorie libere, rispettando i tempi e le iniziative del bambino e favorendo giochi con oggetti d’uso quotidiano. Allo stesso tempo, cercate di farlo partecipare ad attività e conversazioni familiari, dandogli il tempo di esprimere i suoi desideri e la sua capacità di scelta, facendogli capire che è ascoltato, che capite ciò che prova e che per voi è importante quello che fa.
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